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VISUAL MARKETING

Quante sono le possibilità che un’azienda ha per esprimere la propria identità con una voce riconoscibile?

Di sicuro un’azienda comunica sé stessa rivolgendosi verso il mondo esterno: ed è l’approccio più comune, il primo a cui si pensa.

Ma è anche possibile raccontarsi curando la comunicazione interna, a partire dallo spazio in cui si lavora: la immaginate l’impressione che un cliente può provare varcando i portoni anche della vostra azienda?

Bene, quel momento non è neutro e ha di sicuro un riflesso sugli accordi, sui rapporti e sugli esiti anche commerciali.

 

Dall’interior design al communication design di interni

Gli spazi diventano luoghi che comunicano sia agli ospiti o clienti di aziende – ma anche negozi, scuole, locali e uffici – sia a chi ci lavora e può così sviluppare un maggior spirito di appartenenza.

 

L’identità di un brand è quindi questione di interior design – lasciamo ad architetti e arredatori lo studio degli ambienti, delle luci e dei mobili – ma anche di graphic design nel momento in cui gestiamo gli spazi come fossero pagine o schermi materici.

I colori scelti, le immagini, le citazioni o i testi utilizzati per descrivere l’azienda, sono tutti elementi che raccontano un’identità e gli ideali con cui stabilire legami significativi con clienti, ospiti e lavoratori.

 

Spazi che parlano: quello che abbiamo imparato dalle nostre storie

In questi ultimi anni ci siamo trovati spesso a progettare una nuova comunicazione d’interni per i nostri clienti e, ogni volta, era uno stimolo e una sfida per il design.

Le nostre sono aziende B2B e B2C, ma abbiamo seguito anche Istituti scolastici che hanno per la comunicazione un’attenzione tutta particolare.

 

Centro Porsche Trento. Sviluppo della comunicazione grafica del nuovo salone.

Spazi enormi, teatro di uno studio affascinante e difficile da trattare, considerando la bellezza e l’importanza delle vetture esposte e la forza di un brand internazionale.

L’ambiente è stato trasformato in una sorta di museo in continua evoluzione, grazie alla scelta di fotografie iconiche e a una gamma cromatica omogenea che si può adattare alla versatilità del salone.

L’effetto scenografico, un vero stupore emozionante per chiunque entri nel salone, è dato dalle dimensioni considerevoli delle aree decorate, che comprendono anche una fotografia a parete di addirittura 10×3 metri.

 

E se lo spazio deve motivare studenti, supportare la didattica e alimentare la creatività?

 

CFP Veronesi. Una nuova identità all’Istituto raccontando, fin dall’ingresso, metodologia didattica e prospettive di crescita dei ragazzi.

Le parole diventano segni simbolici sui muri, e anche con le porte dei laboratori abbiamo deciso di fare la differenza.

Quando si parla di argomenti così tecnici sembra difficile trasmettere un’emozione, ma la scelta di usare dettagli di lavorazioni reali è stata vincente per trasformare delle semplici entrate in veri e propri portali: di là le esercitazioni pratiche e il mondo lavorativo che si fa più vicino.

 

Centro Moda Canossa. Due personalizzazioni interne per i rispettivi filoni didattici.

Nel primo studio, del 2014, ci siamo concentrati sulla comunicazione visiva attraverso fotografie di grande formato ed effetti scenici. La decorazione della scalinata principale è ancora oggi un elemento di grande effetto scenico.

Nel secondo cambio d’abito, invece, ci siamo allineati alle tendenze attuali e il lettering è diventato il centro di una comunicazione minimale ma immediata.

La scelta di dedicare ogni laboratorio a stilisti che hanno portato cambiamenti importanti o hanno fatto la storia nel mondo della moda, ha permesso di unire elementi grafici a concetti didattici, caratterizzando ancora di più la scuola e la sua particolare tematica.

 

Una comunicazione per tutti.

La voce d’azienda parla attraverso i suoi spazi e indipendentemente dalla grandezza dell’impresa.

Anche le realtà più piccole si possono raccontare con coerenza curando i dettagli della comunicazione visiva: insegne, citazioni motivazionali, pareti come pagine che parlano e anche pannelli fonoassorbenti, come abbiamo scelto noi: servono per ammorbidire l’entusiasmo vocale delle nostre riunioni e supportano la comunicazione dei nostri tratti identitari.